Buon 2025 a tutti gente.
Arrivo solo ora a fare gli auguri, ma uso Internet Explorer. Capirete.
Avrete notato che non mi sono fatto molto vivo nell’anno conclusosi qualche giorno fa.
Il 2024 è stato per me un completo su e giù. Iniziato peggio delle peggiori aspettative, proseguito meglio del previsto, conclusosi malissimo. La consolazione, tuttavia, è che avrebbe potuto anche andare peggio e per questo motivo posso dire di essere ancora qui con quel barlume di vitalità che in qualche modo tiene acceso tutto.
Sapete. Il nulla avanza, ma c’è sempre la speranza che Bastian urli “Mondenkind” e salvi Fantásia.
Ma siamo all’inizio di un nuovo anno quindi non solo è tempo, anche non volendo, di bilanci, ma è anche tempo di nuovi inizi e forse inutili speranze.
Quindi facciamolo questo bilancio.
Il bilancio fotografico 2024
Fotografie ne ho fatte poche. Credo meno di cento. Tutte molto personali e che non pubblicherò mai.
Alla mia morte se qualcuno dovesse mai ritrovare i miei negativi (anche se di Polaroid si tratta) e provasse a venderli sappia che, come prima cosa, nessuno le vorrebbe poiché sono foto insignificanti per chiunque tranne che per il sottoscritto e, come seconda cosa, che credo siano fotografie maledette e che potrebbero portare una sfiga tremenda.
Ho scattato cose piccole piccole, non intese come piccole in senso letterale, ma in senso emozionale. Pentole che bollono, macchie di sangue sul pavimento, muri un po’ da ridipingere, qualche paesaggio, i miei cani.
Cose così. Cose di nessun valore.
A dire la verità, dopo l’iniziale tracollo di gennaio, ho provato a continuare come se nulla fosse, ma dopo due soli shooting ho capito che la mia capacità di estrarre la benché minima anima da una fotografia “studiata” era pari a zero.
Almeno per il momento ho chiuso con quella roba.
Ho quindi ripiegato appunto su fotografie fatte solo nel momento in cui ne avevo il bisogno e di cose che avessero senso solo per me, senza pensare ad altri, senza nemmeno l’idea di mostrarle.
Ormai due anni fa, in un video del mio canale Youtube, parlavo della fotografia come terapia partendo come spunto da un libro di Margaret Durow e devo dire che l’atto stesso di scattare queste fotografie mi ha aiutato non tanto a superare i momenti di sconforto e vuoto, quanto di dare un senso ai momenti in cui avvertivo un po’ di pieno.
Se invece parliamo del canale On The Nature Of Light purtroppo devo dire che guardandomi indietro la situazione è stata drammatica. Ho iniziato una serie sugli artisti che lavorano con Polaroid parlando con Stefano, Angela e Felicita.
Poi vi ho parlato di tre di libri (1, 2 e 3) e di una macchina fotografica.
Fine.
Meno di un video al mese. C’è poco da girarci intorno. La realtà è che mi sono sentito come un animale ferito che scappa nella tana e si appallottola e aspetta la guarigione o la morte. E fare video non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello.
Per fortuna non sono morto, ma ho dovuto appallottolarmi in cose che non mi portassero una carica emotiva troppo grande da sopportare. La fotografia è la prima di queste cose che per me sono emotivamente provanti.
La fotografia sempre mi colpisce, mi sbatte a destra e sinistra, mi risveglia i ricordi, mi costringe a pensare. Ho avuto bisogno di allontanarla per un po’ per poter ripulire il mio cervello.
Ho provato ad ottobre ad andare a vedere il festival di fotografia etica a Lodi, ma mi ha fatto stare male. Guardavo fotografie e piangevo, ma piano così nessuno mi vedeva.
Ora, da qualche settimana, mi sembra di essere tornato un po’ in me stesso.
Dopo Natale mi sono messo a leggere “La foto mi guardava” di Katja Petrowskaja, edito da Adelphi e devo dire non solo che sto riuscendo a leggerlo in serenità, ma anche che mi sta piacendo molto e m’è venuta voglia di farci un video.
Ho anche ripreso in mano l’elenco delle idee per i video su On The Nature Of Light e sto pensando a come riprendere. Se succederà sarete i primi a saperlo naturalmente.

E questo è stato il mio 2024 fotografico. Lo riassumerei con: “una merda, ma fortemente voluta”
Anzi, mettiamola qui proprio come citazione
Una merda, ma fortemente voluta
(haku 2025)
Se c’è una cosa però, una singola cosa, che ho fatto tanto nel 2024 anche a livello di Youtube è stato guardare film e parlarne.
Quindi qui di seguito vi beccate…
Il bilancio cinematografico 2024
Qui amici virtuali che leggete queste righe devo partire con un colossale GARZIE ai miei amici “reali” che mi hanno letteralmente preso per i capelli e rimesso in riga.
In particolare parlando di cinema, devo tutto a Chiara che ha avuto l’ardire di imbarcarsi con me in una avventura cinefila a mio avviso degna di nota: il videopodcast “Tutto il cinema minuto per minuto” in cui guardiamo un film e lo commentiamo prima, durante, e dopo come se fossimo Ameri che interrompere Ciotti per una punizione dal limite della Triestina contro il Baracca Lugo
Questo ha fatto sì che già a gennaio aprissi un mio account Letterboxd e riprendessi una passione che viveva un po’ sopita negli ultimi anni. Ho sempre visto tanti film, ma se devo essere onesto negli ultimi 4/5 anni ho visto più serie che film e soprattutto sono andato molto poco in sala.
Questo aveva aspetti positivi e negativi. Non sto dicendo che sia stato sbagliato, ma incontrare di nuovo il cinema come forma d’arte da analizzare è stato un po’ come ribeccare un vecchio amico che non vedi da tanto ma con il quale l’intesa è sempre forte.
Il cinema, nonostante sia come la fotografia basato sulle lenti (se non parliamo di animazione, ma facciamo che ci siamo capiti) a differenza della fotografia mi porta fuori. Ha una azione estroversa. Mi fa buttare fuori il peso invece di introiettarlo.
Laddove la fotografia mi porta sempre invariabilmente a riferimenti verso me stesso il cinema mi porta a ragionare verso l’esterno.
Non saprei come spiegarlo meglio, ma è così.
E di cinema, quindi, nel 2024 ne ho visto parecchio!
Secondo Letterboxd dove ho segnato tutte le mie visioni, ho visto 91 film. Conto quest’anno di fare meglio se il tempo a disposizione me lo concederà.
Insieme a chiara ho visto (o rivisto) alcuno film che reputo dei veri capolavori come ad esempio “Hana-Bi” di Takeshi Kitano che forse è il mio film preferito di sempre.
Un altro film straordinario che ho visto con Chiara è stato “The Neon Demon”, di Nicolas Winding Refn
Ma abbiamo anche visto piccole perle come “Sick Of Myself” di Kristoffer Borgli o Coherence di James Ward Byrkit che ci ha stesi.
Quindi ora vi lascio un consiglio: andate a questo link e iscrivetevi al canale per due motivi:
Ci fareste estremamente felici, specialmente se vorrete darci suggerimenti o condividere le vostre opinioni sui film
Youtube ci vedrebbe con maggiore benevolenza e proporrebbe i nostri video con più veemenza di quanto non faccia ora (che lo fa pochissimo :) )
È un piccolo canale per ora, ma chissà un giorno potreste dire di essere stati tra i primi a sostenerci :D
Ad ogni modo, di 91 film molti mi sono piaciuti, di alcuni ne ho parlato su “Tutto il cinema minuto per minuto” e di altri (la maggior parte) non ne ho parlato ancora con nessuno, cosa che mi fornisce ora un assist impagabile per condividere con vuoi la mia personale TOP 10 dei film visti nel 2024 (non per forza usciti nel 2024 ) dalla quale escluderò i film che avevo già visto in precedenza (i rewatch diciamo).
Per ogni film, rigorosamente in ordine di preferenza, fornirò una breve spiegazione del mio particolare apprezzamento e, laddove esistesse, vi linkerò l’eventuale video in cui ne parliamo diffusamente.
quindi ecco qui…
La mia inutile top 10 film 2024 (senza spoiler)
10 - Il Robot Selvaggio, di Chris Sanders
Una storia davvero semplice. Una storia nemmeno poi così originale, ma raccontata con una tale grazia, con una tale dolcezza da far commuovere. Lo stile grafico e le animazioni, poi sono qualcosa di eccezionale. Adorabile sotto tutti i punti di vista.
9 - Dune parte 2, di Denis Villeneuve
Denis Villeneuve è tra i miei registi viventi preferiti e in questo caso, ancora più che nel primo film della saga, è riuscito a trasmettermi un senso di immensità raro. L’epica della storia di Herbert c’è tutta nonostante l’oggettiva difficoltà della trasposizione. Ce ne fossero di film così.
8 - Povere Creature, di Yorgos Lanthimos
Quello che avrebbe potuto essere Barbie se non fosse stato un aborto ideologico delle sua regista. Povere Creature esplora la libertà personale e nello specifico la libertà delle donne e lo fa con un tocco grottesco, steampunk e onirico che mi hanno steso. Davvero.
7 - Il ragazzo e l’airone, di Hayao Miyazaki
L’ho visto due volte al cinema nel giro di quattro giorni, perchè la prima volta ho capito che si trattasse di un capolavoro e la seconda volevo capire di cosa parlasse questo capolavoro. È un film importante, adulto, che ci consegna un Miyazaki proiettato verso un mondo senza di lui. Che sarà sicuramente un mondo meno bello.
6 - Past Lives, di Celine Song
Le volte che ho pensato a come sarebbe stata la mia vita se… Le volte che ho provato a contare i me stessi possibili, gli amori mai nemmeno immaginati, le risate mai deflagrate. Celine Song alla SUA OPERA PRIMA usa la cinepresa meglio di tanti veterani con scelte grammaticali intelligenti e scrive una sceneggiatura che definirei perfetta. Presto uscirà la nostra recensione quindi a maggior ragione iscrivetevi a Tutto il cinema minuto per minuto :)
5 - Anora, di Sean Backer
Anora è un film che mi ha totalmente sorpreso. Ora, con tutti i premi che ha vinto, uno poteva anche immaginare che non fosse una schifezza, ma mi sono trovato davanti ad una storia sfumatissima scritta usando registri diversi dal romanzo rosa alla commedia alla tragedia, con una attrice che se non viene almeno nominata agli Oscar spacco qualcosa e ad una regia attentissima e moderna. Grande Grande film. Guardatelo se vi capita!
4 - Civil War, di Alex Garland
Molti parlano di un film su un’America dilaniata da una faida tra fratelli non così impossibile e si concentrano su questo aspetto, ma Civil War è molto più di questo. Garland ci propone una riflessione sull’etica e sul giornalismo, sulla disumanizzazione dovuta alla continua esposizione a notizie di cui si legge solo il titolo. Regia magistrale, una su tutte la scena con Jesse Plemons, sceneggiatura estremamente realistica, ben scritta e interpretazioni sensazionali di Kirsten Dunst (Oscar worthy?), del già citato Plemons e della giovane Cailee Spaeny.
3 - The Neon Demon, di Nicolas Winding Refn
Questo film mi ha letteralmente sconvolto per due aspetti. L’aspetto tecnico, perchè è un film realizzato con una qualità mostruosa sotto ogni aspetto. Regia, montaggio, fotografia, sonoro, colonna sonora, costumi, trucco. Tutto. Ogni dettaglio tecnico qui non ha mancato un colpo. Ma se fosse solo tecnica questo film non sarebbe al terzo posto della mia personale classifica. E infatti anche la tematica e come è stata sviluppata da una sceneggiatura incredibile è davvero forte e resa attraverso l’uso di suspance, colpi di scena, recitazione al top e una tensione palpabile attraverso tutto il film. Da rivedere assolutamente, come ho fatto a non vederlo prima di quest’anno?
2 - Perfect Days, di Wim Wenders
Non è mistero che Wenders sia uno dei miei registi preferiti di sempre, uno dei miei BDF, ma qui si è superato. È uno che ama le cose che fa, ama le immagini e quindi io amo lui. In questo film grazie al lavoro straordinario di Koji Yakusho ha portato sullo schermo un film senza trama che in un momento particolare delle mia vita è stato capace di rimettermi in pace, letteralmente, con me stesso. C’è un grande valore in questa pellicola e la prima cosa bella che impari guardandolo è che nessun giorno è mai davvero uguale al precedente, qualsiasi cosa fai.
1 - La zona d’interesse, di Jonathan Glazer
Io ora potrei scrivere una frase molto enfatica provando a spiegare la grandezza di questa pellicola, ma la verità è che Glazer ha fatto qualcosa che va visto. Non saprei dirvi come altro affrontare questo capolavoro se non esortarvi a guardarlo e farvi un’opinione personale. Sulla parte tecnica poi non mi voglio nemmeno esprimere perchè è semplicemente perfetta e consacra una delle più grandi attrici contemporanee: una Sandra Huller assolutamente su vette irraggiungibili.
Spero che questa lunga non newsletter vi abbia colti di sorpresa, ma anche bendisposti. Probabilmente non sono più la stessa persona che ero quando vi siete iscritti e iscritte. Probabilmente sono peggiore, probabilmente sono migliore.
Se vorrete rimanere ancora un pochino, ci si rivede alla prossima.
Un abbraccio
haku
🤗🤗🤗
Facciamo un patto: io apro il mio canale e inizio a fare qualche video in solitaria anche su TCMPM. Tu riprendi i tuoi su OTNOL.
Che te ne pare? 😊