Si, sono d’accordo con te che questo tuo modo di vedere è solo ed unicamente frutto di una percezione che ci è stata imposta dai quarant’anni di "democrazia" occidentale.
Ma allora perché quel "per fortuna" tra parentesi e in stampatello maiuscolo?
Ha il sapore del sangue in bocca rispetto alla credibilità del racconto e del tuo percepire il mondo.
Ciao! Il motivo è che per quanto sia convinto che la vita nel socialismo reale non fosse semplicemente tetra e grigia e triste come ci è sempre stata dipinta, in ogni caso sono molto felice di non aver sperimentato (fino ad ora) un regime totalitario e liberticida che impediva la piena libertà d'espressione e che, sostanzialmente, era costruito per mortificare la naturale predisposizione dell'uomo all'individualismo.
Quindi il "Per Fortuna" sta a significare questo: nonostante sappia che l'immagine che abbiamo della vita sotto il comunismo sia in buona parte creata da una contrapposizione culturale ed economica, in ogni caso è stato molto molto meglio nascere in un paese libero e vivere in una grande comunità liberale (con tutti i suoi difetti) come l'Unione Europea e sapere che mio nonno non ha combattuto per liberarci da una dittatura per finire in un altra.
Naturalmente, non serve neanche dirlo, questa è la mia opinione personale. So che ci sono altri punti di vista e sono convinto che in realtà tutti hanno almeno in parte ragione.
Tipica presunzione occidentale di chi stabilisce e reclama il modello sociale ed economico europeo piu democratico e libero del globo terraqueo e dell’umanità tutta senza avere mai vissuto, forse nemmeno un solo giorno, in un sistema sociale diverso da quello in cui è nato, senza quindi reali elementi di confronto e pertanto soltanto attraverso gli occhi di guarda le ombre arrivare dalla spessa tenda della propaganda occidentale. La presunzione che sfocia in superiorità e che arriva persino a determinare con assoluta certezza la predisposizione dell'uomo all'individualismo senza considerare minimamente la necessaria complementarietà di individualismo e collettivismo. Tuttavia io non ho la certezza che tuo nonno col fucile in mano, non con la tastiera come noi, aspirasse alla “libertà dei tempi moderni”, al credo individualistico secondo cui la libertà inizia quando finisce l’impegno politico.
Naturalmente, non serve neanche dirlo, questa è la mia opinione personale.
Si, sono d’accordo con te che questo tuo modo di vedere è solo ed unicamente frutto di una percezione che ci è stata imposta dai quarant’anni di "democrazia" occidentale.
Ma allora perché quel "per fortuna" tra parentesi e in stampatello maiuscolo?
Ha il sapore del sangue in bocca rispetto alla credibilità del racconto e del tuo percepire il mondo.
Ciao! Il motivo è che per quanto sia convinto che la vita nel socialismo reale non fosse semplicemente tetra e grigia e triste come ci è sempre stata dipinta, in ogni caso sono molto felice di non aver sperimentato (fino ad ora) un regime totalitario e liberticida che impediva la piena libertà d'espressione e che, sostanzialmente, era costruito per mortificare la naturale predisposizione dell'uomo all'individualismo.
Quindi il "Per Fortuna" sta a significare questo: nonostante sappia che l'immagine che abbiamo della vita sotto il comunismo sia in buona parte creata da una contrapposizione culturale ed economica, in ogni caso è stato molto molto meglio nascere in un paese libero e vivere in una grande comunità liberale (con tutti i suoi difetti) come l'Unione Europea e sapere che mio nonno non ha combattuto per liberarci da una dittatura per finire in un altra.
Naturalmente, non serve neanche dirlo, questa è la mia opinione personale. So che ci sono altri punti di vista e sono convinto che in realtà tutti hanno almeno in parte ragione.
Tipica presunzione occidentale di chi stabilisce e reclama il modello sociale ed economico europeo piu democratico e libero del globo terraqueo e dell’umanità tutta senza avere mai vissuto, forse nemmeno un solo giorno, in un sistema sociale diverso da quello in cui è nato, senza quindi reali elementi di confronto e pertanto soltanto attraverso gli occhi di guarda le ombre arrivare dalla spessa tenda della propaganda occidentale. La presunzione che sfocia in superiorità e che arriva persino a determinare con assoluta certezza la predisposizione dell'uomo all'individualismo senza considerare minimamente la necessaria complementarietà di individualismo e collettivismo. Tuttavia io non ho la certezza che tuo nonno col fucile in mano, non con la tastiera come noi, aspirasse alla “libertà dei tempi moderni”, al credo individualistico secondo cui la libertà inizia quando finisce l’impegno politico.
Naturalmente, non serve neanche dirlo, questa è la mia opinione personale.